giovedì 24 maggio 2018

Anche un inedito di Tolkien del 1938 con l’edizione deluxe di The Hobbit



Il 31 maggio 2018, HarperCollins pubblicherà un’edizione deluxe di grandissimo pregio che conterrà tantissime sorprese e tra queste un CD audio e un testo inedito di Tolkien del 1938.

Vediamo nel dettaglio cosa contiene questo sontuoso cofanetto:

–. la replica della rarissima prima edizione de Lo Hobbit del 1937, l'unica edizione nella quale è possibile leggere la versione originale della storia prima che Tolkien, a partire dal 1947, la modificasse per diventare quella che tutti oggi conosciamo.
Si tratta della copia facsimile della prima edizione di The Hobbit, pubblicata il 21 settembre 1937 in 1.500 copie, che presenta la bellissima sovraccoperta, una dozzina di illustrazioni in bianco e nero e due mappe nere e rosse disegnate dallo stesso Tolkien. Questa edizione è stata già pubblicata nel 2016, ma presenta una correzione nel verde della sovraccoperta che lo avvicina alla versione originale.

–. la copia speciale della mappa di Thror che rivela le rune lunari quando la si guarda contro luce così come Tolkien voleva ma che non riuscì a vedere in quanto furono inserite nei risguardi del libro;

- un CD audio con delle registrazioni di archivio con la voce di Tolkien che legge passi di The Hobbit con l’aggiunta di tre brani inediti.

- un libretto illustrato a colori che contiene la storia di The Hobbit, con connessione agli altri scritti di Tolkien, e una grande sorpresa: un inedito di Tolkien!
Tra il 30 dicembre 1937 e il 10 gennaio 1938 l’Ashmolean Natural History Society of Oxfordshire promosse una serie di sei conferenze natalizie per bambini all’interno dell’University Museum di Oxford. Una di queste conferenze fu tenuta da Tolkien il primo gennaio 1938 alle 14:30, dal titolo “DRAGON”, durante la quale mostrò anche delle diapositive sui dinosauri e diversi suoi disegni sui draghi.
Questa conferenza, fino ad oggi inedita e conservata nella Bodleian Library di Oxford, sarà possibile leggerla grazie a questa bellissima edizione.

- una cover lenticolare 3D basata sul disegno toginale della sovraccoperta di Tolkien del 1937.

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Ma cosa ha di particolare la prima edizione del 1937?
La prima edizione de The Hobbit vide la luce in Inghilterra il 21 settembre 1937 in 1500 copie. Il testo era differente da quello che oggi conosciamo in quanto il libro raccontava una storia a sé e Il Signore degli Anelli non era ancora nella mente del suo creatore. 
Nella prima edizione troviamo le avventure dell’hobbit Bilbo Baggins dove, per ovvie ragioni, l’anello trovato nella caverna di Gollum non ricopre un ruolo fondamentale se non una parte marginale utile al prosieguo della storia per via della sua capacità di rendere invisibile il portatore dopo averlo indossato. Un comune anello magico che, alla data di apparizione del libro, non aveva nessun ruolo né in quella storia né tanto meno in quelle a venire.
Fu il grande e inaspettato successo del libro a spingere Tolkien – su pressione di lettori ed editore – ad immaginare un sequel con protagonisti gli hobbit. Un lavoro che all’inizio non prevedeva un ruolo fondamentale dell’anello ma che con la stesura del Signore degli Anelli cominciò magicamente ad assumere.

La storia della nascita de Il Signore degli Anelli è nota e affascinante e vede il professor Tolkien scrivere e riscrivere interi capitoli e cancellare e introdurre nuovi e vecchi personaggi. Una storia, quella della stesura, lunga ben 16 anni partita probabilmente già nel 1938 e che attraversò persino un conflitto mondiale. La pubblicazione de Il Signore degli Anelli, tra il 1954 e 1955, pose seri problemi a Tolkien dal punto di vista narrativo. La nuova opera, infatti, prendeva spunto da Lo Hobbit del 1937 ed era ad essa legata da quell’anello che in principio ricopriva una piccola parte nell’economia del libro. In particolare c’era un capitolo che “stonava” capace di confondere il lettore che si apprestava, dopo aver letto le avventure di Bilbo Baggins, a leggere la storia della Guerra dell’Anello. Il capitolo era il quinto “Indovinelli nell’oscurità” dove Bilbo Baggins trovava per caso l’Anello che apparteneva a Gollum portandolo via con sé.

Nell’edizione del 1937, la storia del ritrovamento era ben diversa da come la conosciamo. Gollum non era una creatura malvagia e non aveva assolutamente intenzione di mangiare Bilbo Baggins e l’anello veniva messo da lui in palio nella nota gara degli indovinelli. Si leggeva di Gollum sincero e cordiale che arrivò persino a scusarsi con l’hobbit alla fine del capitolo e ad indicargli pure la via d’uscita. È evidente come questa versione fosse differente con quella del Signore degli Anelli dove l’Anello corromperà il suo portatore, con un Gollum altamente corrotto dal potere e che ricoprirà un ruolo centrale nella nuova storia.
Per far sì che la storia trovasse omogeneità, Tolkien nell’edizione del 1951 riscrisse il quinto capitolo in modo che all’uscita del nuovo libro tutto scorresse in maniera omogenea. Di più, trovò un escamotage letterario che vedeva Bilbo, già tentato dall’Anello, mentire a Gandalf sulla storia del suo ritrovamento. Nell’edizione che precedeva il nuovo libro, Tolkien inserì una nota al lettore dove spiegava il perché del cambiamento.



Lo Hobbit, successivamente, vide altre modifiche e correzioni – le ultime furono quelle del 1966 che ci hanno consegnato l’edizione definitiva – utili ad riallinearlo alla storia della Terra di Mezzo e di alcuni personaggi de Il Signore degli Anelli.